Aumenta sempre più il numero delle donne che scelgono il Servizio Civile
Nel 2001, dopo la lunga stagione del servizio civile obbligatorio per i giovani in età di leva obiettori di coscienza al servizio militare, è approvata la legge che istituisce il Servizio civile nazionale volontario destinato a uomini e donne dai 18 ai 26 anni interessati ad effettuare un percorso di formazione sociale, civica, culturale e professionale.
La Regione Emilia Romagna, con la legge regionale 20/2003, istituisce il Servizio civile regionale rendendolo accessibile senza distinzione di sesso o di appartenenza culturale o religiosa, di ceto, di residenza o di cittadinanza.
Con un manifesto di quel periodo la Regione e il Comune di Bologna pubblicizzano questa novità e opportunità, incentrandola in particolare sulla possibilità di accesso da parte delle donne. Per questo l’area del manifesto è occupata quasi interamente da un volto femminile giovanile composto da un collage di immagini verticali: un volto al plurale, con tratti che evocano identità diverse, non definite, tutte incluse.
La storia ci dirà che gradualmente aumenterà sempre più il numero delle donne che scelgono il Servizio Civile, al punto che negli ultimi anni rappresentano a livello nazionale oltre il 60% dei volontari. Una dimostrazione che, quando si rispetta l’uguaglianza delle opportunità e si promuove inclusione e coesione sociale, la risposta delle donne non manca.
A cura del Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale