Pensare la Pace come possibile. Parlare di Pace, aspirare alla Pace. Sognarla, ma anche riflettere sulle azioni che possono confluire in un percorso finalizzato a raggiungerla.
Sabato 30 Settembre alle ore 18.00 verrà inaugurata la mostra “Segni di PACE” con esposizione di manifesti del Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale.
PROMUOVERE AZIONI NONVIOLENTE PER LA PACE
In un mondo in profonda crisi e che annovera tra i temi ineludibili il cambiamento climatico, il fenomeno epocale delle migrazioni, la negazione di diritti fondamentali, occupa un posto di rilievo la diffusione globale delle guerre. Molte sono le domande a cui non è possibile dare risposte semplici. Serve promuovere il dialogo, il confronto e la ricerca di misure adeguate al contrasto dei conflitti.
Rifiutando l’idea che le guerre siano ineluttabili, chiedendoci anche se e in che misura siano connaturate nella natura dell’uomo, interessa porre l’attenzione sulle cause, sugli elementi scatenanti non sempre manifesti. Comprenderli può orientare le forme di opposizione alle guerre, per affermare una presenza non violenta di denuncia, protesta, obiezione e proposta.
Le iniziative che compongono il progetto IN PACE vogliono essere un’occasione di condivisione e di riflessione, parte di un possibile percorso che richiede di mantenere deste e aggiornate l’attenzione e l’azione sul tema.
Nella mostra, i manifesti provenienti dall’archivio del Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale offrono, con le immagini e i testi, esempi di una partecipazione diffusa contro la guerra e per la Pace. I diversi soggetti che compongono l’arcipelago pacifista sono stati e sono impegnati a promuovere una cultura di pace con diverse modalità, contro e per: contro il rischio nucleare, gli armamenti, lo sfruttamento indiscriminato di risorse e territori; per un agire nonviolento, dalle marce per la pace alle manifestazioni di protesta, alle obiezioni di coscienza e fiscali, ai servizi civili, alla testimonianza dalle aree di conflitto. E’ un impegno che In Italia può contare sul valore trainante della nostra Costituzione che, all’articolo 11, ripudia la guerra e aspira a un ordinamento volto ad assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni.
Sono a disposizione anche due spazi organizzati per la sosta al termine della visita. Il primo spazio è destinato alle classi dell’Istituto comprensivo di Spilamberto ed è attrezzato con strumenti utili alla didattica laboratoriale e alla sollecitazione di espressioni libere. Il secondo offre ulteriori materiali di riflessione ai fruitori autonomi desiderosi di approfondire o arricchire le proprie conoscenze, e di esprimerle.
Il tappeto sonoro che accompagna il visitatore è stato creato per l’occasione dal compositore Tiziano Popoli così come l’installazione di Marta Galvan, restauratrice e artista, che conclude il percorso espositivo, restituendoci con la sua opera una lettura attualizzata sul tema della sofferenza e della morte per ricordarci quanto sia attuale e urgente dar voce al bisogno di pace.
Info: In Pace, segni, parole e note